
Dato che molte persone ci chiedono perchè ai nostri eventi (Corsi di Guida Ibrida e Gai Economy Run) proponiamo spesso menù vegetariani, abbiamo pensato di rispondere attraverso questo articolo.
Premettiamo che fortunatamente viviamo in un paese libero e ciascuno di noi è ovviamente padrone di guidare l’auto che preferisce (ibrida, elettrica, diesel, benzina) e di mangiare ciò che più gli gusta.
Detto questo, ci sono auto più inquinanti e auto meno inquinanti. Allo stesso modo, le nostre scelte alimentari impattano diversamente sul nostro pianeta.
Lasciamo da parte le motivazioni animaliste e salutiste, che non riguardano la mission della nostra associazione, e parliamo di sostenibilità ambientale.
Sull’impatto ambientale della produzione del cibo che mangiamo ci sono numerosi studi scientifici. Il National Geographic ne rende noti alcuni attraverso l’interessante documentario Before the Flood, all’interno del quale Leonardo Di Caprio spiega quanto terreno, acqua, energia ed emissioni sono necessarie per produrre un kg di carne rispetto ad un kg di verdura, frutta, cereali o legumi. In una slide afferma addirittura che la CO2 emessa per produrre 250gr di hamburger (considerandone tutto il ciclo produttivo) corrisponde a quella emessa percorrendo 67km con una Toyota Prius!
Al di là delle ricerche scientifiche, è facimente intuibile che se noi mangiassimo direttamente ciò che coltiviamo, invece di darlo ad animali che poi passano attraverso un lungo processo produttivo, risparmieremmo molte risorse.
Detto questo, ai nostri eventi sono benvenuti tutti: dai puristi dell’elettrico agli appassionati del diesel, dai vegani ai carnivori convinti. Semplicemente, per un giorno della vostra vita, vi invitiamo a guidare un’auto ibrida e ad assaggiare un (buon!) pranzo vegetariano, così come con gli amici provereste un piatto etnico giapponese o brasiliano.
Potreste scoprire che, senza necessariamente scomodare seitan e tofu, la nostra tradizione culinaria è piena di ottimi piatti vegetariani: tagliatelle ai funghi, risotto agli asparagi, torte salate, frittate, ecc. 😀
E dal giorno dopo, sarete liberi di tornare a guidare un’auto diesel e a mangiare carne quotidianamente, oppure potreste acquistare un veicolo meno inquinante (magari col GAI) e introdurre più verdura nella vostra dieta… 😉
… ci vedremo ai vs raduni con le gambe sotto il tavolo e con i piedi sopra i pedali 🙂
Alla base di questa convinta e convincente spiegazione, sia che si tratti di alimentazione UMANA che di alimentazione MOTORISTICA c’è sempre il: “si ok, ma facciamolo assieme – in amicizia ! ” – che mi sembra anche la molla del trampolino che ha lanciato il GAI. Bravo Luca, bravo Alfredo. grazie